Le vitamine nella mozzarella di bufala

La mozzarella di bufala è un concentrato di vitamine. Scopri quali e quante vitamine contengono le mozzarelle di bufala e quali funzioni svolgono per il nostro organismo.

Vitamine e mozzarella di bufala. Un concentrato di proprietà nutritive che fanno bene alla salute.

La mozzarella di bufala è un alimento davvero eccezionale, perché comprende tutta una serie di proprietà nutritive molto utili al nostro organismo. Infatti, insieme ai minerali, la bufalina è anche una fonte di vitamine sia liposolubili che idrosolubili.

Sono presenti la vitamina C, la tiamina o B1, la vitamina B2, la niacina (B3). E ancora, le vitamine A, E, D e K.

Cosa sono le vitamine

Le vitamine sono micronutrienti, ovvero elementi nutritivi complementari necessari per il nostro organismo. Poiché non possono essere sintetizzate dal nostro corpo, è necessario assumerle mediante una corretta alimentazione.

Sebbene ci sia molta pubblicità a favore di integratori, in realtà è sufficiente seguire una dieta variegata. La dieta mediterranea è quella più completa, perché fornisce al nostro organismo tutte le fonti necessarie per assumere vitamine.

Vitamine funzioni e proprietà

Vediamo insieme quali sono le vitamine contenute nella mozzarella di bufala e quali funzioni svolgono per il nostro organismo.

Vitamina A

La vitamina A è quella più importante per gli adulti, ma anche la più comune negli alimenti che ingeriamo. Infatti, si trova nei molluschi, nel fegato e in tutte le verdure fresche. È importante per la retina, quindi per la vista, ma anche per il sistema immunitario. Alternando nella dieta il consumo di mozzarella non ci sarà mai carenza di questa importantissima vitamina.

Vitamina D

La vitamina D, invece, è ideale per prevenire il rachitismo. Si tratta di una malattia che intacca la crescita delle ossa. Pertanto, è strettamente legata ai bambini. Possiamo assumerne in gran quantità mangiando pesce. Un’ulteriore fonte è il nostro stesso corpo quando ci esponiamo alla luce del sole. In ogni caso le mozzarelle di bufala e tutti i suoi derivati sono ricchi di vitamina D. Infatti i formaggi freschi rientrano in quegli alimenti in grado di combattere l’osteoporosi.

Vitamina E

Altra vitamina è la E, anche questa presente nella mozzarella di bufala. Si trova in tutti gli oli da cucina, in special modo quello di mais. È utilissimo per il funzionamento del sistema nervoso e quello immunitario.

Vitamina K

La vitamina K o fattore antiemorragico si prescrive solitamente alle donne in gravidanza prima che partoriscano. Per questa ragione il consumo di mozzarella in gravidanza non fa male purchè il latte sia stato lavorato a temperature vicine a quelle di pastorizzazione. La vitamina K è presente in grande quantità anche negli spinaci, nei cavoli e nella carne di maiale.

Vitamina B

Poi abbiamo le vitamine del gruppo B, utili per il sistema nervoso e per bruciare i grassi. In particolare, la B1 (tiamina) è contenuta in fegato, reni e polmoni. Oltre che nella mozzarella di bufala, si trova anche in tutti i legumi e nei cereali integrali. È importante anche la B3 (niacina), largamente diffusa in carni, pollame, vegetali, uova e grano integrale.

Vitamina C

Infine, l’acido ascorbico o vitamina C. È presente nei pomodori, negli agrumi, nelle patate, nei peperoni verdi e nella verdura fresca. Si tratta di un antiossidante, è un antitumorale e previene le malattie infettive. Anche se in minor quantità, la vitamina C è presente anche nei formaggi freschi a pasta filata.

Vitamine liposolubili e idrosolubili

Le vitamine contenute nella mozzarella si dividono in liposolubili e idrosolubili.

Vitamine idrosolubili

Le vitamine idrosolubili sono quelle che si staccano più facilmente dai cibi e che vengono espulse con l’urina. Esse sono tutte quelle del gruppo B e la vitamina C.

Vitamine liposolubili

Le vitamine liposolubili sono tutte quelle che vengono immagazzinate per lungo tempo nel nostro organismo. Si tratta delle vitamine A, D, E e K che sono liposolubili perché si sciolgono nei grassi.

Vitamine termolabili

Le vitamine termolabili, al contrario di quelle termostabili, si deteriorano a contatto con fonti di calore. Queste sono la vitamina C, B1, B2, B5, B9, A ed E. I metodi per preservare tali vitamine è quello di non cuocere a lungo e in troppa acqua le verdure o cibi e alimenti in cui queste vitamine sono contenute. Inoltre, evita il bicarbonato, poiché riduce le proprietà nutritive dei vegetali.

Carenza di vitamine sintomi

Secondo Ancel Keys è inutile preoccuparsi dell’approvvigionamento di vitamine liposolubili, in quanto vengono immagazzinate per lungo tempo nel nostro corpo. Per quelle idrosolubili, invece, è necessario fare dei doverosi approfondimenti.

Carenza vitamina A

Il sopraggiungere dei sintomi legati alla carenza di vitamina A compaiono soltanto dopo alcuni mesi di prolungata insufficienza.

Inoltre, sono infondate le paure sulla cecità notturna (emeralopia) causata dalla carenza della suddetta vitamina. Lo stesso discorso vale per i raffreddori e gli integratori di vitamina A. L’unico sintomo che si riscontra è la secchezza della cute.

Carenza vitamina D

Come anticipato, la vitamina D serve per prevenire il rachitismo. Sicché, essa è legata specificamente ai bambini durante lo sviluppo. Non si sa in che modo possa nuocere una carenza di vitamina D agli adulti. Anche perché basterebbe prendere un po’ di sole per produrne a sufficienza.

Carenza vitamina B

Le preoccupazioni per la carenza di vitamina B sono fondate, proprio perché idrosolubili. Un difetto di tiamina (B1) provoca nausea, perdita di appetito e astenia.

Anche per la niacina (B3) un difetto può provocare pellagra. Si tratta di una patologia che provoca dermatite, diarrea e demenza.

Carenza vitamina C

La carenza di vitamina C può portare a scorbuto. Si tratta di una patologia che compare dopo un periodo prolungato di assenza di vitamina C. Si manifesta con deperimento, emorragie diffuse, affaticamento, dolori muscolari e articolari e depressione. Tuttavia, è una malattia quasi debellata nei paesi occidentali.

Eccesso di vitamine

Così come per le carenze, l’eccesso di alcune vitamine non sembra destare preoccupazioni. Infatti, non risultano esserci casi allarmanti per i casi di eccesso di vitamina A, B2, B12.

Ipervitaminosi sintomi

L’ipervitaminosi più conosciuta è quella derivante da un eccesso nell’assunzione farmacologica di vitamina D. I sintomi sono nausea, diarrea ed eccessiva diuresi.

La principale controindicazione generata da un prolungato e sproporzionato uso di integratori di vitamina D è un accumulo di calcio nel sangue. Questo si traduce in un danneggiamento di ossa, reni e cuore.

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