Il caciocavallo: origini, valori nutrizionali e ricette

Il caciocavallo è il più famoso dei formaggi stagionati a pasta filata. Viene prodotto con latte vaccino, solitamente da razza podolica che conferisce il nome all'omonimo Caciocavallo. Scopri tutto quello che c'è da sapere, dalle origini storiche alle ricette più gustose.

Per capire come fare il caciocavallo e scoprire qual è la sua storia bisogna partire dalle sue origini e dal suo nome. Stiamo parlando di un formaggio stagionato a pasta filata, che nasce nel Mezzogiorno e di cui si hanno testimonianze già in opere letterarie risalenti al 500 a.C. Infatti, è Ippocrate che parla di come si prepara il cacio, antenato del caciocavallo. E, ancora, Plinio e Columella ne elogiano la delicatezza del sapore.

Il caciocavallo ha, quindi, origini antichissime e il suo inconfondibile sapore viene stimato in tutto il mondo. Allora, vediamo insieme nel dettaglio qual è l’origine del caciocavallo, le sue calorie e come fare il caciocavallo in diverse ricette.

Caciocavallo origine e storia

Sulle origini del caciocavallo ci sono molteplici versioni. Alcuni fanno risalire il suo nome alla modalità di stagionatura di questo formaggio. Ovvero, farlo asciugare, sempre legato con un cappio, a cavallo di una trave. Altri, invece, dicono che il caciocavallo prende il suo nome nel Regno di Napoli, in cui era solito marchiare il formaggio con lo stemma di un cavallo. Altre fonti dicono che derivi dal fatto che i caciocavalli in passato venissero appesi al dorso dei cavalli e portati al mercato per la vendita.

Tante sono le storie che circondano le origini di questo formaggio. Si pensa, infatti, che in realtà sia stato portato dagli Ottomani. Questi, a loro volta, ricevettero il pregiato formaggio dagli ebrei nel 1500. Insomma, c’è tanto mistero intorno alle vicende che portarono il caciocavallo sulle coste italiane. Sappiamo, ad ogni modo, che oggi il caciocavallo è parte integrante della nostra tradizione culinaria e che ormai se ne contano diversi tipi. Abbiamo, difatti, il famoso Caciocavallo Podolico, che prende il nome dalla razza delle vacche che ne producono il latte. E, ancora, il Caciocavallo Silano DOP, quello ragusano, di Ciminà, il Caciocavallo D’Agnone e ancora altri. Tutti questi formaggi a pasta semidura vengono realizzati con latte vaccino, con una tecnica di lavorazione che è comune a tutti i caciocavalli.

Caciocavallo valori nutrizionali

Il caciocavallo è un formaggio semiduro a pasta filata, che viene fatto asciugare e stagionare. Non contiene molto lattosio, ma è ricco di proteine, fosforo, calcio, lipidi e vitamina B2.

Caciocavallo calorie

Come già anticipato, questo formaggio è ricco di proteine ed è piuttosto grasso. Per 100 g di prodotto, infatti, si ha un valore energetico di 439 Kcal derivanti dai carboidrati, che rappresentano l’1,89% delle calorie. Poi abbiamo i grassi (63,76%) e, infine, le proteine (34,35%). Per questo motivo, è altamente sconsigliato assumere questo tipo di formaggio a coloro i quali sono soggetti a patologie legate a colesterolo, il cuore e l’eccesso di peso.

Idee ricette con caciocavallo

Il caciocavallo è un alimento che può essere assaporato in qualsiasi modo, specie se a crudo. Che tu stia cercando ricette per antipasti o vuoi semplicemente cercare gli abbinamenti perfetti, allora ti basterà sapere che non c’è limite alla fantasia. Infatti, è ottimo come spuntino accompagnato con verdure, con il pane, con i funghi e soprattutto con la carne rossa.

I metodi di cottura variano a seconda del tuo modo di vedere il cibo e lo stare in compagnia. Il caciocavallo impiccato ne è un esempio: sarà il re di tutte le scampagnate in montagna. Se, invece, preferisci le compagnie ristrette o un pranzetto in solitudine con la tua dolce metà, allora il caciocavallo alla piastra è un’ottima soluzione. Infine, la pasta con caciocavallo è un trionfo di sapori e di profumi. Una ricetta semplicissima da preparare quando non hai tempo, ma non vuoi rinunciare alle cose buone e genuine che la cucina tradizionale sa offrire.

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